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Il Cammino dei Beati in bicicletta

L’intero itinerario si snoda su strade bianche, sterrati e sentieri collinari, dove una mountain bike o una gravel con copertoni larghi e tassellati rappresentano la scelta ideale.
Emozione Sardegna, panorama sul Lago di Gusana a Gavoi Emozione Sardegna, panorama sul Lago di Gusana a Gavoi
Emozione Sardegna, panorama sul Lago di Gusana a Gavoi

Biking e spiritualità

Il Cammino dei Beati non è solo un’esperienza da vivere a piedi: anche gli appassionati di cicloturismo e mountain bike possono affrontarlo, a patto di essere preparati a terreni misti e dislivelli impegnativi.
L’intero itinerario si snoda su strade bianche, sterrati e sentieri collinari, dove una mountain bike o una gravel con copertoni larghi e tassellati rappresentano la scelta ideale.

Alcuni tratti — come quelli in uscita da Orosei, la discesa verso Oliena e la salita che conduce a Orgosolo — richiedono buona tecnica e resistenza fisica. In certi punti, soprattutto nei passaggi più ripidi o sconnessi, può essere necessario spingere la bici a mano per brevi tratti.

I tempi di percorrenza in bicicletta sono naturalmente inferiori rispetto a quelli del cammino a piedi, ma non vanno sottovalutati i continui saliscendi che caratterizzano il percorso, né la necessità di programmare soste nei centri abitati per il rifornimento di acqua e viveri.

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Come raggiungere il Cammino dei Beati

Il punto di partenza del percorso si trova a Galtellì, nel cuore della Baronia, in provincia di Nuoro.
È facilmente raggiungibile dalla costa nord-orientale della Sardegna, in particolare dall’aeroporto di Olbia Costa Smeralda, situato a circa 120 km di distanza. Da Olbia è possibile proseguire con auto a noleggio oppure con autobus di linea, effettuando coincidenze a Nuoro o Orosei.

Il cammino si conclude a Orgosolo, da cui si può rientrare comodamente verso Nuoro (circa 20 km), servita da collegamenti giornalieri con i principali centri dell’isola.


Quando percorrerlo: i periodi migliori

Il Cammino dei Beati dà il meglio di sé in primavera (aprile-giugno) e in autunno (settembre-ottobre).
Durante la primavera, il clima è stabile, le giornate sono lunghe e il paesaggio esplode di colori e profumi; in autunno, invece, le temperature restano miti e la natura assume tonalità calde, offrendo condizioni ideali per camminare o pedalare in tranquillità.

L’estate, con le sue alte temperature e la scarsa ombreggiatura lungo i sentieri, è meno indicata.
Anche l’inverno può presentare difficoltà dovute a fango, pioggia e giornate più corte, che rendono complicata la percorrenza di tappe intere.


Consigli utili per affrontare il percorso

Il Cammino dei Beati si estende per circa 90 km, con un dislivello positivo complessivo di oltre 3.600 metri, distribuito in cinque tappe.
Il tracciato alterna fondi sterrati, tratti di sentiero e brevi segmenti asfaltati nei pressi dei paesi attraversati.

Le tappe più impegnative dal punto di vista altimetrico sono:

  • la Tappa 2 (Orosei – Dorgali), caratterizzata da forti dislivelli e panorami spettacolari,
  • la Tappa 4 (Oliena – Orgosolo), con passaggi rocciosi e salite impegnative.

La Tappa 5, sebbene più breve, presenta pendenze concentrate in un tratto limitato ma intenso.

Per affrontare il cammino in sicurezza, è consigliato l’uso di:

  • scarponcini da trekking con buona aderenza,
  • zaino da 30-40 litri,
  • abbigliamento tecnico traspirante,
  • tracce GPX aggiornate per orientarsi facilmente lungo il percorso.

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