Il 30 ottobre Cagliari celebra San Saturnino, patrono della città e simbolo di fede e identità per l’intera comunità. Le celebrazioni, dedicate al giovane martire cagliaritano, si aprono la vigilia con un momento di preghiera e si concludono nella giornata della festa con la tradizionale processione e la messa solenne.
La vigilia: i Vespri solenni
Mercoledì 29 ottobre, alle ore 18, presso la Basilica di San Saturnino in piazza San Cosimo, verranno recitati i Vespri solenni. Un momento di raccoglimento e riflessione in cui la città rinnova la propria devozione al Santo e si affida alla sua protezione.
Il giorno della festa: processione e celebrazione eucaristica
Giovedì 30 ottobre, data del martirio di San Saturnino, si svolgeranno i momenti più sentiti della festa.
Alle ore 10 partirà dalla Cattedrale di Santa Maria Assunta e Santa Cecilia nel quartiere di Castello la processione solenne con le reliquie del Santo, che attraverserà alcune vie della città fino a raggiungere la basilica di San Saturnino.
Alle ore 11 seguirà la celebrazione eucaristica, un’occasione di profonda partecipazione per tutti i fedeli, dedicata al ricordo del sacrificio del Santo e al messaggio di pace e speranza che rappresenta per la città di Cagliari.
Una celebrazione per tutta la città
Come ogni anno, la funzione sarà trasmessa in diretta radio e streaming per permettere anche a chi non potrà essere presente di unirsi spiritualmente alle celebrazioni.
La storia di San Saturnino
Secondo la tradizione, Saturnino era un giovane cagliaritano che, durante le persecuzioni contro i cristiani, scelse di non rinnegare la propria fede. Fu martirizzato il 30 ottobre del 304 d.C., durante l’impero di Diocleziano. Sulla sua tomba fu edificata una basilica paleocristiana, una delle più antiche della Sardegna, che ancora oggi porta il suo nome e custodisce la memoria del Santo.
Nel corso dei secoli, San Saturnino è divenuto patrono di Cagliari, simbolo di coraggio e di amore per la verità. La sua festa rappresenta un momento di unità per la città, che ogni anno rinnova la propria fede e la propria identità intorno alla figura del suo giovane martire.
Cagliari, con la sua storia millenaria, continua così a celebrare non solo un santo, ma un’eredità di fede e di speranza che unisce generazioni.