Scattano le multe, ma restano percorsi consentiti. L’obiettivo è fermare il degrado del suolo e tutelare un patrimonio naturalistico unico.
Nuove regole per chi frequenta la Sella del Diavolo e il colle di Sant’Elia. Con un decreto firmato il 23 settembre 2025, l’assessora regionale della Difesa dell’Ambiente Rosanna Laconi – su proposta del Corpo Forestale – ha disposto il divieto di transito per le biciclette lungo i sentieri naturali della zona. Un provvedimento che nasce dall’urgenza di proteggere un’area di altissimo valore ambientale, oggi minacciata da fenomeni erosivi sempre più evidenti.
Un equilibrio fragile da difendere
Negli ultimi anni la Sella del Diavolo è diventata meta di escursionisti e biker provenienti da tutta la Sardegna. Tuttavia, proprio la grande affluenza ha contribuito al progressivo deterioramento dei terreni e della vegetazione. Gli studi condotti dalla Forestale parlano chiaro: la rete informale di sentieri, frutto di passaggi non regolamentati, ha causato un impatto significativo sul suolo, favorendo il dilavamento, la perdita di copertura vegetale e un diffuso fenomeno di erosione.
L’obiettivo del decreto è quello di arrestare questo processo e favorire un lento ma necessario riequilibrio ecologico. Non si tratta di una misura punitiva, ma di un passo indispensabile per preservare un ecosistema unico nel suo genere, dove convivono specie botaniche e faunistiche di grande valore naturalistico.
Dove si può ancora andare in bici
Non tutto è vietato. Le biciclette potranno continuare a circolare sulle vie lastricate o asfaltate e lungo lo stradello che collega il faro di Sant’Elia al fortino di Sant’Ignazio, purché si mantenga un comportamento rispettoso dell’ambiente e degli altri fruitori dell’area. Questi percorsi, dotati di fondo artificiale e larghezza adeguata, garantiscono una fruizione sicura senza compromettere il delicato equilibrio del territorio.
Multe e sanzioni
Chi non rispetterà le nuove prescrizioni rischia sanzioni amministrative comprese tra 51 e 516 euro, ridotte a 102 euro se pagate entro 60 giorni dalla notifica. Le verifiche saranno affidate al Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, che rafforzerà i controlli nei punti di accesso più frequentati.
Un messaggio per i visitatori
Il nuovo provvedimento vuole essere anche un invito alla consapevolezza. La Sella del Diavolo non è solo un luogo di sport e svago, ma un patrimonio ambientale e identitario della città di Cagliari. Proteggerlo significa assicurare che anche le generazioni future possano continuare a godere dei suoi panorami, dei suoi profumi e della sua straordinaria biodiversità.
Rispettare le regole non è una limitazione, ma un gesto di responsabilità verso uno dei simboli più amati del nostro territorio.ital role in fostering a sustainable future.