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Emozione Sardegna, Pecorino sardo con carasau e confetture. Dieta mediterranea e cucina sarda Emozione Sardegna, Pecorino sardo con carasau e confetture. Dieta mediterranea e cucina sarda

Cucina italiana patrimonio UNESCO: la Sardegna nel cuore della dieta mediterranea

L’Italia compie un passo decisivo verso un nuovo riconoscimento mondiale: l’UNESCO ha espresso parere favorevole all’iscrizione della cucina italiana nella lista dei patrimoni culturali immateriali dell’umanità.
Emozione Sardegna, Pecorino sardo con carasau e confetture. Dieta mediterranea e cucina sarda

Dall’UNESCO il primo sì alla cucina italiana patrimonio dell’umanità: la Sardegna tra i cuori pulsanti della dieta mediterranea

L’Italia compie un passo decisivo verso un nuovo riconoscimento mondiale: l’UNESCO ha espresso parere favorevole all’iscrizione della cucina italiana nella lista dei patrimoni culturali immateriali dell’umanità.
Un primo, importante “sì” tecnico, in attesa della decisione politica definitiva che sarà presa a dicembre a New Delhi, durante la sessione del Comitato intergovernativo UNESCO.

Si tratta di un riconoscimento che va ben oltre la tavola: celebra un modo di vivere, di condividere e di tramandare saperi. Un patrimonio che in Sardegna trova una delle sue espressioni più autentiche e profonde, grazie a una tradizione enogastronomica che incarna perfettamente i principi della dieta mediterranea: equilibrio, genuinità, stagionalità e legame indissolubile con la terra.


Sardegna, isola di sapori millenari e di saperi artigiani

Un rapporto di Confartigianato Sardegna dice che nell’isola operano quasi 3.000 imprese artigiane del comparto alimentare, con oltre 10.000 addetti. Numeri che raccontano un’economia radicata nella qualità, dove la produzione non è solo commercio, ma cultura viva.

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Dalla panificazione tradizionale, con il pane carasau, il moddizzosu o il civraxiu, alle paste tipiche come i culurgionis d’Ogliastra IGP e i malloreddus, passando per la grande scuola dei formaggi sardi – dal pecorino romano DOP al fiore sardo DOP – fino ai dolci delle feste come pabassinas, pardulas e amaretti.

Ogni prodotto racchiude la memoria di comunità che ancora oggi custodiscono le antiche tecniche di lavorazione, spesso tramandate in famiglia, in un intreccio di identità, economia e arte del gusto.


La Sardegna e la dieta mediterranea: salute, cultura e sostenibilità

La dieta mediterranea, già patrimonio UNESCO dal 2010, trova nella Sardegna una delle sue più autentiche incarnazioni.
L’alimentazione tradizionale isolana — basata su olio extravergine di oliva DOP, verdure di stagione, legumi, pane integrale, formaggi ovini e un consumo moderato di carne e vino — rappresenta un modello di equilibrio alimentare e di benessere, legato anche alla longevità dei centenari sardi, in particolare nelle zone della Blue Zone dell’Ogliastra.

È una cucina di comunità, dove la semplicità è sinonimo di sapienza e dove ogni piatto racconta un paesaggio: le colline degli oliveti, i pascoli del Gennargentu, le vigne del Mandrolisai, le pianure del Campidano e le coste dove si pescano bottarghe e frutti di mare.


Le eccellenze certificate: un’isola di DOP e IGP

La Sardegna è una delle regioni più virtuose in Italia per numero di produzioni certificate:
15.440 operatori agroalimentari e oltre 240 prodotti tradizionali censiti dal Ministero dell’Agricoltura.
Tra le eccellenze spiccano:

  • Agnello di Sardegna IGP
  • Carciofo Spinoso di Sardegna DOP
  • Culurgionis d’Ogliastra IGP
  • Fiore Sardo DOP
  • Pecorino Romano DOP
  • Pecorino Sardo DOP
  • Olio di Sardegna DOP
  • Zafferano di Sardegna DOP

Queste produzioni non solo rappresentano il meglio del made in Sardinia, ma testimoniano il valore della biodiversità e dell’artigianato alimentare come strumenti di tutela del paesaggio e dell’identità locale.


Un patrimonio che fa bene all’uomo e al territorio

Il riconoscimento UNESCO alla cucina italiana — e, per estensione, al suo mosaico di tradizioni regionali — diventa un’occasione per valorizzare il modello sardo di economia sostenibile.
Promuovere e tutelare la dieta mediterranea sarda significa salvaguardare un sistema produttivo che tiene insieme benessere, occupazione e cultura.
Ogni azienda artigiana, ogni pastore, ogni fornaio e ogni vignaiolo contribuisce a mantenere vivo un patrimonio che unisce sapori, salute e bellezza.

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