Un pellegrinaggio tra fede, natura e storia
Un itinerario unico da vivere con lentezza, alla scoperta della Sardegna più profonda.
Il Cammino dei Beati si propone come un percorso di spiritualità, natura e cultura nell’isola. Nato per valorizzare i territori interni della Sardegna, unisce luoghi di devozione e borghi antichi con paesaggi scenografici.
Cosa è il Cammino dei Beati
L’itinerario si sviluppa per circa 90 chilometri, suddivisi in cinque tappe, attraversando i comuni di Galtellì, Orosei, Dorgali, Oliena e Orgosolo, tra mare e Supramonte.
È registrato nel «Registro dei Cammini e degli itinerari turistico-spirituali» della Sardegna.
Le tappe principali
- Tappa 1: Galtellì → Orosei, un tratto costiero e boschivo.
- Tappa 2: Orosei → Dorgali, passando per la costa e l’entroterra.
- Tappa 4: Oliena → Orgosolo, la più impegnativa in termini altimetrici, verso il cuore della Barbagia.
- Tappa 5: Orgosolo → Ovaddutzai, un tratto breve che conclude il cammino in un luogo di forte valenza simbolica.
Perché intraprendere il cammino
- Spiritualità e memoria: Il percorso collega luoghi dove vissero o nacquero santi e beati sardi: ad esempio la beata Antonia Mesina a Orgosolo, la venerabile Maria Gabriella Sagheddu a Dorgali, e il beato Giovanni Antonio Solinas a Oliena.
- Paisaggio e natura: Da borghi immersi nella Barbagia ai paesaggi del Supramonte, passando per coste e montagne, il cammino unisce ambienti diversi.
- Turismo lento e sostenibile: Si inserisce nella strategia regionale di valorizzazione dei cammini come forme di turismo esperienziale, lento e di qualità.
Come prepararsi
- Attrezzatura: scarponcini da trekking, abbigliamento tecnico, zaino leggero. I tracciati possono essere sterrati o su sentiero.
- Periodo consigliato: primavera e autunno risultano ideali per evitare caldo eccessivo e godersi i paesaggi interni.
- Logistica: partenza possibile da Galtellì o da Orosei; possibilità di percorrerlo in più giorni oppure solo alcune tappe.
Valore per il territorio
Il Cammino dei Beati rappresenta una straordinaria opportunità per i piccoli borghi della Baronia e della Barbagia: valorizzazione del patrimonio, prosecuzione della stagione turistica, promozione dell’enogastronomia locale e dell’artigianato.
Non tutti sanno che…
- Il termine “Beati” nel nome del cammino non è casuale: rimanda a persone riconosciute dalla Chiesa che vissero o operarono proprio nei territori attraversati.
- Il tracciato è bidirezionale, cioè può essere percorso dal mare verso l’entroterra oppure viceversa.
- Fa parte di un più ampio sistema di cammini della Sardegna: solo recentemente è stato inserito nel Registro dei Cammini insieme ad altri itinerari come il Cammino Minerario di Santa Barbara e il Cammino di Sant’Efisio.
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