Nel Supramonte, tra gole calcaree e boschi rigogliosi, la grande sorgente carsica rivela un paesaggio di rara potenza naturale e un’anima segreta tutta da scoprire
Ai piedi del maestoso Supramonte, in territorio di Oliena nel cuore del centro nord-est sardo, dove la roccia bianca si intreccia con boschi fitti e silenzi profondi, sgorga una delle meraviglie idriche più affascinanti della Sardegna: Su Gologone, la più imponente sorgente carsica dell’Isola. Invisibile nella sua interezza, perché perennemente sommersa, la sorgente è un monumento naturale che da decenni attira geologi, speleologi e viaggiatori in cerca di emozioni autentiche.

Dalla sua gola calcarea – un imbuto naturale di straordinaria complessità – si libera una massa d’acqua che stupisce per costanza e vigore. Le misurazioni compiute negli anni hanno rivelato una portata sorprendente: anche nei periodi di magra si registrano oltre 60 litri al secondo, mentre il sistema carsico che alimenta la sorgente può immagazzinare fino a 1.500 litri al secondo in ricarica e raggiungere, in piena, punte stimate di 8.000 litri al secondo. Numeri che raccontano una vita sotterranea dinamica, un reticolo di cavità che gli speleologi hanno esplorato fino a 107 metri di profondità, senza ancora raggiungerne il limite definitivo.
Quando le piogge riempiono le cavità interne, Su Gologone si trasforma. L’acqua trabocca dalla gola con impeto, creando un torrente temporaneo ma travolgente, che avanza tra vegetazione lussureggiante e massi levigati dai secoli. Dopo pochi metri di corsa libera, le acque entrano nel vicino fiume Cedrino, al quale la sorgente offre un contributo fondamentale: durante i mesi estivi, infatti, rappresenta quasi l’unica fonte di alimentazione del corso d’acqua.

Visitare Su Gologone significa immergersi in un paesaggio che non si limita a essere contemplato, ma che si vive attraverso i suoni, i movimenti dell’acqua, il contrasto tra ombra e luce sulla roccia. È un luogo che racconta la relazione viscerale tra il territorio barbaricino e la sua natura più pura: un intreccio di geologia, acqua e tempo che continua, stagione dopo stagione, a scolpire una delle meraviglie più emblematiche della Sardegna interna.
Perfetta per un’escursione slow, per una pausa di contemplazione o come tappa all’interno di un itinerario dedicato al Supramonte, Su Gologone offre un’esperienza capace di toccare il viaggiatore nel profondo. Qui l’acqua diventa voce antica, e la terra, come sempre accade in Sardegna, ascolta e racconta.
