I colorati costoni rocciosi che caratterizzano il litorale di Masua e Nebida… in primo piano i resti della Laveria Lamarmora.
400 gradini a strapiombo sui resti di archeologia industriale della Laveria La Marmora, sono stati un involontario percorso di trekking che ci ha portato a scattare questa foto e altre che man mano vi presenteremo. Quando arrivi giù sembra di essere un bambino che vede così tanta roba tutta insieme che non sa dove andare per primo. Il panorama su Pan di Zucchero? L’orizzonte limpido, le sale senza soffitto e dalle mura pericolanti della laveria? I forni di calcinazione che lambiscono il mare cristallino? E’ tutto li… val la pena prendere il tempo per goderselo.
Si arriva appunto da un sentiero nascosto quasi all’inizio della passeggiata panoramica, pochi metri e siamo davanti alla ripida discesa, l’andata non è un problema anche a mezzogiorno di una giornata estiva… il ritorno però quando hai anche due macchine fotografiche con tanto di obiettivi al collo, anche al più allenato viene da fermarsi ogni 100 gradini laddove la gradinata viene spezzata forse anche per far prendere fiato. Fatica ripagata ed esperienza da consigliare.
Qualche cenno storico:
La Laveria La Marmora è uno dei complessi minerari più interessanti della Sardegna.
Si trova all’ingresso di Nebida e veniva utilizzato appunto come luogo di lavoro per le cernitrici che dovevano selezionare e lavare i minerali estratti. Tutto vista mare…
La laveria, infatti, appare incastonata in una zona incontaminata ed è interessante sia dal punto di vista ambientale, geologico e naturalistico che da quello storico-industriale, cadde in disuso verso gli anni 30.
Il panorama è mozzafiato, variopinto come un dipinto in acquerello, soprattutto se lo sguardo va verso gli isolotti S’Agusteri, il morto, Pan di Zucchero: monumenti naturali che si ergono dal mare che ricordano vagamente quelli di Capo Caccia.
http://www.bequaliasardegna.com/it/village/nebida

The beautiful coast of Masua and Nebida… You can recognize the amazing Laveria Lamarmora…
Condividiamo un commento di Alba Sanna su Google+:
Tutto quello che io ho intorno è un paradiso, dalle montagne ricche di siti archeoligici, grotte carsiche, flora e fauna meravigliosa al…mare. Qui, e poco più ci in là nel fluminese ci son milioni di anni di storia. La parte più meridionale di questo territorio, cioè il fluminese costituiva, 400milioni di anni fa , un isola nel mediterraneo quando ancora tutta l’Europa occidentale era coperta dalle acque. Si originarono nel paleozoico più antico, infatti, le arenarie e le argilliti i rilievi che formano oggi i rilievi di Sant’Angelo e di baueddu. Ma quest’isola, cioè questo piccolo territorio a sud ovest, sprofondò e su di su essa si depisitaroni grandi strati calcarei ( Fino a mille metri di spessore ) di Pranu Sartu.
Ma, 350milioni di anni or sono queste terre emmersero per la seconda volta, più estese delle precedenti, offrendosi all’erosione del mare e dei fenomeni atmosferici di quella lontana epoca. Il mare prese il sopravvento, ricoprì l’isola di tutta la flora e la fauna che nel fratempo vi si erano insediate. Su di esse sedimentarono per vari milioni di anni argille e materiali calcarei. Alla fine del cambriano il territorio riemerse cosi come definito nelle caratteristiche attuali. La sua morfologia doveva però ancora subire delle modifiche. L’orogenesi ercinica infatti causò il modellamento finale e creò quelle mineralizzazioni che i popoli del mediterraneo, in seguito, hanno depredato in 300mila anni di storia. 250 milioni di anni fa una grande massa magmatica si fece strada attraverso la crosta terrestre fino a raggiu gerne, quasi, la superficie. Raffreddandosi lentamente si trasformò in un estesissimo basamento granitico sul quale poggiano le isole della Sardegna e di Corsica.
Tutto questo per dirvi che quando osservate questo bellissimo territorio a sud ovest della Sardegna, respirate, camminate e osservate l’inizio e la nascita di milioni di storia del mediterraneo, dove quasi tutta la Sardegna, la Corsica, la Penisola italiana e parte dell’Europa ancora non c’erano….qui, ricordi ancestrali ancora fluttuano nell’aria….