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Saboris Antigus 2025 fa tappa a Nurri

Domani, domenica 14 dicembre 2025 Nurri accoglie visitatori e curiosi con una tre giorni intensa, diffusa e partecipata, in cui il paese diventa un grande laboratorio a cielo aperto di saperi, suoni e sapori.
Foto Saboris Antigus, Nurri - Emozione Sardegna Foto Saboris Antigus, Nurri - Emozione Sardegna
Foto Saboris Antigus, Nurri - Emozione Sardegna

Tradizioni, pane cerimoniale e comunità nel cuore del Sarcidano

Saboris Antigus arriva a Nurri, in uno dei borghi più rappresentativi del Sarcidano, adagiato tra colline, boschi e le acque del Lago del Flumendosa. Una tappa che racconta in modo autentico il tema dell’edizione 2025: “I sapori dell’accoglienza: mani, luoghi, volti – il lato umano del cibo”.

Domani, domenica 14 dicembre 2025 Nurri accoglie visitatori e curiosi con una giornata intensa, diffusa e partecipata, in cui il paese diventa un grande laboratorio a cielo aperto di saperi, suoni e sapori.


Un borgo che vive le sue tradizioni

Fin dalle prime ore del mattino, il centro storico di Nurri si anima con riti religiosi, musica e attività all’aperto, in un intreccio continuo tra sacro e profano che caratterizza profondamente la cultura delle comunità interne sarde.

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Il cuore dell’evento batte lungo corso Italia, chiuso al traffico per l’occasione e trasformato in un percorso esperienziale tra:

  • laboratori del pane, della pasta, del torrone e del formaggio,
  • tessitura della lana e artigianato tradizionale,
  • mostre artistiche e multimediali,
  • stand di produttori locali e artigiani.

Qui il visitatore non è semplice spettatore, ma parte attiva di una narrazione collettiva fatta di gesti antichi e relazioni umane.


Il pane come simbolo identitario

Uno dei momenti più significativi della tappa di Nurri è dedicato al pane cerimoniale, elemento centrale della cultura nurrese.
Nel pomeriggio, a Casa Mulas, va in scena un racconto dal vivo che unisce dimostrazione pratica, memoria e simbolismo: il pane non come semplice alimento, ma come linguaggio della comunità, presente nei riti, nelle feste e nei momenti fondamentali della vita.

Un’esperienza che incarna perfettamente il senso di Saboris Antigus: il cibo come veicolo di identità, accoglienza e trasmissione culturale.


Musica, maschere e spettacolo diffuso

Durante tutta la giornata, Nurri risuona di canti, balli e musica tradizionale:

  • cori polifonici e gruppi folk,
  • sfilate in abito tradizionale,
  • maschere di Ottana e Samugheo,
  • banda musicale e strumenti della tradizione pastorale come la zampogna e la cornamusa.

Non manca l’attenzione per i più piccoli, con animazione, villaggio di Babbo Natale e spettacoli di burattini, a conferma di un evento pensato per tutte le età.

La giornata si chiude con il concerto degli Istentales e lo spettacolo pirotecnico serale, suggellando una festa che è prima di tutto comunità.


Nurri e il suo territorio: oltre l’evento

Partecipare alla tappa di Nurri significa anche scoprire un territorio ricco di fascino:

  • il Lago del Flumendosa, protagonista di suggestive gite in battello,
  • il Parco Archeologico di Sarda Jara,
  • le testimonianze della civiltà nuragica,
  • un paesaggio agricolo che racconta secoli di lavoro legato al grano e alla pastorizia.

Saboris Antigus diventa così un invito a rallentare, esplorare e conoscere la Sardegna dell’interno, lontana dai percorsi più battuti ma profondamente autentica.


Una tappa che racconta l’anima di Saboris Antigus

La giornata di Nurri rappresenta perfettamente lo spirito della rassegna: un evento di comunità, sostenuto dalle istituzioni e costruito grazie alla partecipazione attiva di associazioni, artigiani, produttori e cittadini.

Qui il cibo non è solo gusto, ma racconto; non è solo tradizione, ma relazione.
Ed è proprio in borghi come Nurri che Saboris Antigus mostra il suo volto più vero: quello di una Sardegna che accoglie, condivide e si racconta senza filtri.

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